Conosci Alessandro Sportelli? Nell’intervista seguente che Alessandro mi ha rilasciato a gennaio 2011, lui si auspicava di diventare il primo punto di riferimento per il facebook marketing in Italia. Ora che pubblico la sua intervista, a giugno 2011, credo che Alessandro Sportelli, ideatore e curatore del portale sul marketing tramite facebook FACEBOOKSTRATEGY.IT, con più di 17.000 fan, un variegato e approfondito pacchetto di servizi e innumerevoli testimonianze sull’efficacia, chiarezza ed esaustività dei corsi proposti, abbia già raggiunto il suo traguardo.
A te che che mi leggi, sono veramente orgoglioso di offrirti questa intervista unica, ancora più mirata del solito su concetti di marketing, ma che ti fornirà delle informazioni importantissime su come usare facebook per promuovere un libro fornite dal numero uno in Italia nel facebook marketing (stai già usando facebook per promuovere il tuo libro, vero? ,-)).
Ringrazio Alessandro Sportelli per il suo contributo prezioso.
L’INTERVISTA
1 – Alessandro, dicci in poche parole chi sei, cosa ami fare e come nasce la tua attività di consulente di marketing su Facebook?
Con piacere… sono terrone, pelato, felicemente fidanzato, amo il web marketing, i motori (non di ricerca), relazionarmi online ed offline, essere me stesso. Ho cominciato ad occuparmi di web marketing fin da quando è nata la passione, e cioè circa 6 anni fa.
2 – Cosa pensi dei risultati di vendita e di critica ricevuti dal tuo prodotto Facebook Strategy?
Ho difficoltà a riferirmi a Facebookstrategy come un prodotto dato che in soli 6 mesi dalla sua nascita si è trasformato in un vero portale informativo. Raccoglie infatti al suo interno aziende e consulenti del settore.
Riguardo i risultati in termini di vendite sono davvero entusiasta. Mi rende ancor più entusiasta il fatto di aver creato da zero un sistema (e non un semplice sito) di vendita online di contenuti digitali formativi che non ha precedenti, caratterizzato da uno stile che non ha nulla a che fare né con l’e-commerce tradizionale né con lo stile di vendita “americano”. Il mio obiettivo attuale è render Facebookstrategy il primo vero social-commerce in Italia grazie alla continua sperimentazione nel campo dell’integrazione “spinta” Facebook-Portale.
Più che critiche ho ricevuto “suggerimenti”. Alcuni clienti avrebbero preferito dei video al posto delle dispense in pdf. Se però avessimo realizzato il corso solo in formato video sarebbe risultato carente di dettagli… i dettagli di cui oggi è molto ricco. Non escludo la futura creazione di video che sintetizzino i moduli del corso (per i più frettolosi :-) ).
3 – Quanto è importante secondo te crearsi un brand sul web e nel tuo caso come ci sei riuscito (ho letto che buona parte delle persone che ti raggiungono sui motori di ricerca usano proprio le parole ‘facebook strategy’)?
Quello che in tanti ancora non comprendono è che spesso i risultati online non sono del tutto tracciabili e misurabili….
Se FacebookStrategy esiste da circa 6 mesi, il lavoro sul mio personal brand dura ormai da anni. Il fatto che FacebookStrategy sia cercato sui motori è in parte conseguenza del fatto che Alessandro Sportelli è online ormai da un po’ più di tempo :-).
Cerco di rispondere alla tua domanda. Crearsi un brand online (ed offline) è fondamentale per il semplice fatto che la gente cerca innanzitutto rapporti di fiducia. Offline è così da sempre. Se ci pensi ognuno di noi ha il panettiere di fiducia, l’idraulico, l’avvocato, il negozio di fiducia. Ciò accade perché con questa gente abbiamo probabilmente instaurato un rapporto e non sono più semplici fornitori di servizi o prodotti. Online la fiducia è ancor più importante dato che manca la “fisicità”.
La fiducia si può acquisire in diversi modi ed è purtroppo spesso una questione di “Percezione” e, se così non fosse, non esisterebbero le truffe. I truffatori (online ed offline) sono molto bravi a creare un finto clima di sicurezza e fiducia.
Chi è invece in buona fede e vuole acquisire fiducia deve innanzitutto DARE VALORE. Il valore effettivo di ciò che si offre ai propri utenti potrebbe esser in alcuni casi direttamente proporzionale alla crescita di brand, autorevolezza, visibilità. Spesso si tratta di lavorare gratis a breve termine ma ottenendo dei benefici a medio lungo termine.
Potrei scrivere sul brand per ore, anche perché è un argomento che mi appassiona parecchio :-). Allo stesso tempo non mi sento il detentore della verità sul personal brand, anzi sono certo che ognuno di noi può acquisire fiducia in maniera diversa innanzitutto esprimendo se stesso… e non credo sia banale.
4 – Immagina di essere uno scrittore che vuol lanciare il proprio libro su Facebook. Quali sono i primi fondamentali passi che faresti su Facebook per promuovere il tuo libro? Opteresti poi, motivando la tua scelta, per la creazione di un gruppo o una fan page di Facebook per promuovere il tuo libro?
Tutto deve sempre partire da un’analisi quanto più possibile approfondita. Come ho spesso detto, anche offline, Facebook non è il paese dei balocchi e reputo la mitica frase “basta esserci” una cazzata.
Il lancio di un libro va quindi trattato (in fase di analisi) come il lancio di un qualunque altro prodotto. Le domande fondamentali da porsi PRIMA di approcciare strategie di marketing su Facebook sono:
1. I miei potenziali clienti sono su Facebook? È vero che su Facebook ci sono 17 milioni di italiani ed è allo stesso tempo vero che gli italiani sono molti di più.
2. Cosa fanno i miei potenziali clienti su Facebook? Qual è il loro grado di interazione? Per cosa esprimono gradimento? A quali pagine sono iscritti? Quali sono le pagine correlate all’argomento del mio libro?
3. Su Facebook ci sono i miei concorrenti? Chi sono? Cosa fanno? Etc…
Solo in seguito ad un’attenta analisi potremmo definire una strategia specifica per il lancio di un determinato libro. Non tutte le strategie sono adatte a tutti i prodotti.
Parlando in generale di gruppi e pagine fan si tratta di due strumenti completamente diversi. I nuovi gruppi sono nati al solo scopo di “condividere informazioni”, le pagine fan sono lo strumento deputato alla promozione di qualunque azienda, prodotto, servizio, sito, etc.
5 – Quali sono gli errori preliminari che consiglieresti di evitare a ogni scrittore che prova a fare marketing del proprio libro su Facebook?
L’errore è l’improvvisazione e faccio riferimento quindi all’analisi di cui ho appena parlato.
6 – Dal tuo punto di vista quanto è importante affiancare un Blog alla promozione del libro su Facebook?
Credo che le migliori strategie integrino Facebook all’interno di un piano più complesso e strutturato e non lo considerino come iniziativa a sé stante. Questo perché, grazie agli strumenti che Facebook stesso mette a disposizione, è possibile innescare dei cicli di passaparola automatico alimentati spesso da siti esterni a Facebook. Questi cicli permettono la crescita spesso costante di visibilità. Questa è la mia opinione generale e credo possa ben adattarsi anche alla promozione di un libro.
7 – Se dovessi fare pubblicità payperclick per pubblicizzare un libro, motivando la tua scelta, opteresti per Google Adwords o Facebook Ads?
Non escluderei mai uno o l’altro per il semplice fatto che sono completamente differenti e perseguono simili obiettivi ma con modalità diverse. Anche stavolta dipende dall’analisi. Dove sono i miei clienti? Chi sono? Cosa fanno? Che interessi hanno? Cercano qualcosa su Google? Conversano con gli altri appassionati su Facebook?
Dall’analisi della domanda sui motori di ricerca potrei accorgermi che, mentre nessuno cerca su Google l’argomento del mio sito, su Facebook esistono migliaia di persone che hanno espresso più o meno consapevolmente interesse per argomenti correlati al mio libro.
Al contrario potrei accorgermi che su Facebook in pochi hanno espresso interesse per argomenti correlati, mentre su Google c’è tanta gente che cerca qualcosa di attinente.
E’ inutile dirti che la scelta dipende da diversi fattori e tra questi ovviamente l’argomento del libro. Sarei un folle se ti dicessi che uno è meglio dell’altro senza cognizione di causa.
8 – Cosa pensi della eventuale efficacia promozionale di un book-trailer?
Penso che per esser efficace un video deve esser visto molto, e soprattutto visto da chi è interessato all’argomento. Di conseguenza il video per avere successo deve possedere secondo me 2 principali requisiti:
1. Fare leva su emozioni (divertimento, rabbia, gioia, spavento, sorpresa, etc.)
2. L’oggetto del video deve esser correlato al prodotto che si sta promuovendo, altrimenti si rischia di creare un video virale che produce alla fine molte visualizzazioni e poche conversioni.
9 – Nonostante non conosca scrittori che usano il Direct Response Marketing per promuovere il proprio libro, tu, motivandomi la risposta, reputi che il DRM possa essere un valido strumento per la promozione libraria?
Credo proprio possa rivelarsi una buona strategia costruire una lista di email di persone potenzialmente interessate all’argomento, a cui poi proporre prodotti e contenuti inerenti l’argomento per cui loro stessi (ed in maniera consapevole ed autonoma) hanno espresso gradimento.
10 – Internet è sempre di più lo strumento con la maggiore affluenza di investimenti pubblicitari. Supponendo che tu sia uno scrittore, che hai la tua Fan-page, il tuo Blog, quali sono secondo te gli elementi fondamentali per non confondersi con la concorrenza sul web e creare quindi un numero importante di lettori delle tue pagine?
Secondo me esistono diversi modi per differenziarsi e sviluppare il proprio personal brand (di cui abbiamo parlato prima). Ti faccio un esempio. Anni fa credevo che online si potesse far tutto ed ottenere tutto in termini di marketing e promozione… mi sbagliavo alla grande. Mi sono accorto infatti solo in seguito che l’online è fortemente influenzato dall’OFFline e viceversa! Comprendi dunque che, dato che molti fanno tutto solo online, un buon modo per differenziarsi sarebbe operare anche offline portando poi online le proprie esperienze (in altre parole dimostri di esistere davvero in carne ed ossa). L’offline, che ci piaccia o no, attira ancora l’attenzione e trasmette fiducia.
11 – Per te internet è realmente una possibilità alla portata di tutti gli scrittori per pubblicizzare il proprio libro, oppure ci sono delle barriere che possono impedire alcune specifiche azioni di web-marketing librario?
Credo che internet sia davvero un’opportunità per tutti gli scrittori ma allo stesso tempo non è il paese dei balocchi. Non me la sento di affermare che con un paio di giorni di web marketing si riescono ad ottenere gli stessi risultati di una recensione durante “striscia la notizia”… tanto per intenderci ;-).
Allo stesso tempo credo che il web marketing sia una strada accessibile da chiunque abbia voglia di investire su se stesso ed il proprio prodotto, e disponga anche di tempo da dedicare allo studio. Chi non intende studiare è bene si affidi ad un consulente o un’azienda specializzata evitando quindi di improvvisare.
12 – E’ appurato che il successo di pagine sui social network e sui Blog deriva principalmente dal livello di interazione con i lettori che si è in grado di instaurare. Quali sono secondo te le chiavi principali per aumentare il numero di feedback, commenti etc… su tali pagine web?
Si basa tutto su emozioni, necessità e desideri. Se i contenuti di una pagina risolvono problemi, o pongono alla gente domande attinenti ad alcuni bisogni o interessi specifici, molto probabilmente creerai interazione (e la pagina crescerà in maniera naturale). In altri termini devi chiederti: ”cosa DAVVERO interessa ai miei fan?”. La risposta a questa domanda è la soluzione (ovviamente diversa da caso a caso).
13 – Quali sono i tuoi progetti futuri sul web? Hai in mente strategie promozionali particolari per promuoverli?
Per il futuro ho programmato di utilizzare le mie competenze quasi esclusivamente per miei progetti personali. Questo mi fa sinceramente felice perché posso esprimere tutto me stesso senza dover fare i conti con i “compromessi”… dalle mie parti mi chiamerebbero “capa tosta” :-). Ho imparato che seguire il mio istinto mi fa sentire bene a prescindere da eventuali ritorni economici. Mi capita spesso infatti di adoperarmi in progetti che non hanno scopo di lucro per il puro piacere di farlo (vedi webmarketingforum.it).
Credo dedicherò tutto il 2011 a far crescere Facebookstrategy e renderlo il primo punto di riferimento per il facebook marketing in Italia. Riguardo le strategie promozionali… mi spiace ma al momento non posso proprio parlartene :D
Ho avuto la fortuna di partecipare al corso Facebook Stretegy di Alessandro Sportelli e ti confesso che mi ha aperto molte porte su come rendere vincenti i miei libri/ebook e siti grazie a Facebook. Il corso è costituito da pdf da scaricare che sono molto scorrevoli e soprattutto sono estremamente utili per capire come promuovere un prodotto, e quindi un libro, con una strategia vincente su Facebook. Se vuoi acquistare il corso come ho fatto io, puoi farlo da questo link.
(home photo by Johan Larsson on Flickr)
Ho letto con particolare interesse ed attenzione l’intervista, credo che facebook sia un ottimo palcoscenico di lancio per un libro, però come si sa, bisogna sapere come muoversi e non improvvisare.
Caro Emanuele,
nel tuo libro, nelle tue email (interviste, articoli), non ho mai trovato qualcosa di banale.
Tutto mi è utile, consigli preziosi , speriamo solo di poter vendere qualche copia in più.
Grazie di cuore per tutto, sei di una cortesia e gentilezza unica, onorato e felice di averti conosciuto.
Con stima ed affetto
Gianluca
Caro Gianluca,
è grazie a messaggi come il tuo, che mi impegno sempre al massimo per consegnare ai lettori di SV contenuti originali e utili.
Ti ringrazio tanto per questa benzina utile al mio motore ,-)
Mi piacerebbe avere qualche informazione in più sul tuo libro, magari scrivimi una mail.
Aspetto tue news!
Buona domenica
Emanuele
Ciao Michela
abbiamo visto su ScrittoreVincente come alcuni scrittori esordienti (Pitino e Sparta tra tutti) sono riusciti a vendere migliaia di copie dei loro libri utilizzando come principale veicolo promozionale facebook. Giustamente come scrivi tu, e come Sportelli sottolinea in modo marcato nell’intervista, non bisogna assolutamente improvvisare. Bisogna avere un metodo idoneo, che Sportelli spiega alla perfezione nei suoi corsi rivolti a ogni tipo di soggetto, azienda e privato. Osservando Pitino e Sparta, ho notato in cosa loro sono riusciti più degli altri autori usando facebook: sono riusciti a coinvolgere gli utenti di facebook che erano interessati ai temi del loro libro.
Coinvolgimento senza essere invasivi, interazione con intelligenza.
Io sono convinto che il segreto è capire che facebook non è poi così lontano dal mondo reale. Non immaginiamolo sempre come uno spazio in cui valgono delle regole diverse da quelle ad esempio che sono valide per creare un gruppo di amici nel mondo reale. Nel mondo reale ti crei un gruppo di tanti amici se si condividono gli interessi comuni e se c’è uno scambio di informazioni nel gruppo che coinvolga tutti a un livello accettabile. All’interno di facebook valgono le stesse regole. Sportelli stesso, in questa intervista, denota quanto l’offline (per il brand e per le sinergie) sia intimamente legato all’online, a facebook quindi. Quando cercavo di promuovere il mio romanzo-ebook online Apologia del piano B, in una prima fase, non riuscivo a ottenere nessun risultato con facebook. Poi, leggendo i manuali di Sportelli tra tutti (è per questo che 6 mesi fa l’ho braccato per farmi avere un’intervista), ho capito questo: che dentro facebook valgono le regole dell’offline, per quanto ti ho scritto poc’anzi. Allora le ho applicate e nel giro di qualche mese sono stato inondato di download….
Che ne pensi Michela?
ciao emanuele,
non riesco a scaricare il libro di sportelli, clicco ma non compare niente…. se riesci a darmi una mano, ti ringrazio!
a presto!
Che piacere: il grande giornalista Chiatti su ScrittoreVincente!
La guida che Sportelli mette a disposizione gratuitamente sul suo portale la puoi scaricare da questo link:
http://www.facebookstrategy.it/gratis.aspx
Fammi sapere se è quello che cerchi, altrimenti coinvolgiamo direttamente Sportelli
a presto Marco!
Emanuele
Ciao Ema. Ho letto con attenzione l’intervista e ho navigato tutto il sito e i contenuti gratuiti di Sportelli, di cui acquisterò anche i moduli a pagamento. Grazie e a te e Alessandro ho avuto la conferma di ciò che qualcuno mi aveva già detto (qualcuno a ogni modo non preparato al livello di Alessandro): il marketing in FB non è Adwords. Da antico conoscitore e utilizzatore di Adwords, avevo fatto in un recente passato una campionatura su FB, che non mi aveva soddisfatto. E probabilmente l’errore è stato proprio quello che sottolinea ripetutamente Sportelli: FB non è Adwords, sono due cose ben diverse e non alternative l’una all’altra (per quanto l’Adwords Display abbia maggiori elementi di sovrapposizione con FB, rispetto al Search). Farò miei i consigli di Sportelli e anche di qualcun altro (di cui permettimi di non citare il nome), che grazie alla capacità di utilizzare superbamente il mezzo ha venduto roba che forse, in altre maniere, non sarebbe stata molto degna di apprezzamento. Grazie ancora per tutto il materiale e gli spunti che ci fornisci, con una chiarezza e una mira senza pari. Abbracci.
Grazie Alessandro, ricordo che mi avevi già accennato che hai usato Adwords. Di seguito riporto un chiarimento per i lettori di ScrittoreVincente, che – giustificatamente – in media non sono così esperti di marketing online.
Adwords è il servizio di pubblicità a pagamento offerto da Google. Se ad esempio uno scrittore vuol usare AdWords per pubblicizzare il propio libro, dovrà pagare a Google questo servizio. In cambio Google fornirà la visualizzazione nella prima pagina di ricerca della pubblicità al libro. Ogni volta che un visitatore cliccherà sulla pubblcità del libro, lo scrittore dovrà pagare una somma specifica a Google. Questo è il famoso “payperclick”, il cui costo di ogni click varia a seconda del tipo di prodotto, concorrenza, visibilità online della pagina (dove verrà indirizzato il lettore che ha cliccato sulla pubblicità) e altri fattori.
Adwords è quindi il veicolo pubblicitario principale di Google, e una delle sue principali fonti di entrate.
Facebook, a differenza di Google, è un social network. Ciò significa che, oltre quelle a pagamento, ha altre possibilità di fare pubblicità a un prodotto, condividendo gratuitamente ad esempio le informazioni pubblicitarie sulla rete sociale. Facebook offre quindi anche la pubblicità payperclick simile (ma non troppo) nel funzionamento ad Adwords, che si chiama Facebook Ads. I risultati pubblicitari di una campagna fatta con Facebook Ads sono quelli che compaiono sempre nella parte destra del vostro profilo di facebook, sotto la colonna con titolo “Sponsorizzate”.
Il confronto che andrebbe fatto è quindi quello tra Google Adwords e Facebook Ads, i due sistemi payperclick dei due colossi del web.
Fammi sapere Alessandro allora la tua esperienza con questi strumenti pubblicitari, visto poi che fai parte di SVLab, il laboratorio di ScrittoreVincente ;-) (che a breve aggiornerò per le attività svolte dagli autori che ne fanno parte…)
un abbraccio,
a presto, Emanuele
Tutti spunti molto interessanti che voglio approfondire; io ad un certo punto mi sono fermata nella lettura di facebook strategy ma conto di rimettermi all’opera nuovamente. Una domanda, ma ditemi la verità: quanto tempo si spende su facebook per avere quali risultati? Probabilmente faccio qualcosa di sbagliato o forse non ho tutto questo tempo. Insomma, il gioco vale veramente la candela?
Ciao Cinzia. Bella domanda la tua. Tutto dipende dal metodo che si adotta e secondo me anche dalle “tracce” che si lasciano sin dall’inizio.
Ho visto tanti autori che come promozione su facebook hanno eseguito la tecnica continuativa del copia-incolla del link IBS del loro libro, con una scritta ripetitiva tipo “comprate il mio libro”. Queste sono le tracce che intendevo, tracce che segnano l’autore e lo danneggiano nell’immagine e nella promozione futura. E’ necessario quindi coinvolgere gli utenti con messaggi originali, indirizzandoli verso una pagina di vendita del libro che contenga le recensioni in primis, poi la trama, la storia dell’autore etc.
Ricollegandomi alla risposta che ho dato al commento di Vizzino, va poi valutato come usare eventualmente anche il payperclick su facebook (facebook Ads). Inoltre credo sia strategico creare la sinergia tra la pagina del libro e una fan page di facebook associata proprio al libro. Oggi poi facebook consente di integrare le pagine html proprio sulla bacheca della fan page con una tecnologia che si chiama “iframe”, ciò consente di estendere la visibilità della pagina di vendita del libro in modo automatico agli utenti di facebook, che a loro volta condividono nella rete tutto questo contenuto quando effettuano operazioni di gradimento come ad esempio “Mi piace” o “Condividi”.
Insomma, considerando poi che facebook è in continua evoluzione, capisci che il sistema va continuamente studiato e manipolato ad hoc affinché sia produttivo per i nostri specifici fini promozionali. Credo che queste considerazioni siano alla base del successo del portale FacebookStrategy.it di Sportelli, che è continuamente aggiornato e propone soluzioni di marketing a “sinergia massima” con le pagine web non direttamente appartenenti ai social network.
Ci sarebbe ancora molto da dire per risponderti, ma sono sicuro che Sportelli potrebbe darti magari una risposta più sintetica della mia ma più efficace.
Caro Emanuele,
grazie, ma vedi, ti ho seguito fino ad un certo punto; mi farò aiutare come sempre dal punto di vista informatico. Comunque la tua risposta è sufficientemente chiara ed esaustiva, alla fine cambia la forma ma non la sostanza: farsi largo nel mondo è una grande fatica, non credi?
Sì Cinzia, è fatica, come in tanti altri campi della vita in cui si cerca di raggiungere dei grandi risultati. Ma sono convinto che non è una fatica così grande, anzi, come già detto più volte, chi è in grado di scrivere, parte con un grande vantaggio rispetto a tanti altri. La mia tesi è sempre questa: saper scrivere è la competenza più importante per fare promozione online. Una volta imparate poi, queste tecniche possono essere riutilizzate e aggiornate con facilità. E’ una scelta, come tante scelte che facciamo tutti i giorni…
caro emanuele,
ho letto con attenzione intervista e post conseguenti. Dici bene tu che la base è saper scrivere bene però se già i termini utilizzati nelle vostre spiegazioni non sono comprensibili è inutile questa capacità. Hai ragione, lo studio ovierebbe a tale carenza ma, condividendo il parere di Alessandro sull’intuizione, studiare strategie non è propriamente la mia attitudine. Ti potrai chiedere cosa ci faccio qui se la penso in questo modo. Con i dovuti limiti ho messo in pratica molto di quanto consigliato finora e non intendo demordere, ma più si va avanti più tutto si complica. Non sono pregiudizi i miei fidati, sono certa che il web offre strade infinite per il nostro scopo però come dice Cinzia, che fatica! Mi stanco meno a rivoltare un intero campo, con la consapevolezza però che i vermi non appartengono al mio target…
Dai, spiegami almeno cos’è un “brand” credo di aver capito che non sia il marito della brandina.
Grazie per l’immensa pazienza e l’inesauribile tenacia.
francesca
Hai fatto benissimo a precisare, Emanuele. Io ovviamente mi riferivo a un confronto esplicito tra Adwords e la parte a pagamento di FB (Ads), non ai suoi strumenti gratuiti. Ma era sicuramente troppo implicito, poco chiaro. Grazie a te per la precisazione. ;-)
Ciao Emanuele,
un buon inizio di settimana a te e a tutti i tuoi lettori.
Ho creato su Facebook la fan page di “Primavera in Borgogna” solo successivamente all’apertura del blog del libro.
Attualmente, ogni qualvolta pubblico un nuovo post sul blog, contemporaneamente posto anche il relativo link sulla pagina di Facebook.
In questo modo i due elementi risultano sempre “interconnessi”.
Poi, quelli che sono i tuoi potenziali elettori devono comunque essere in qualche modo “indirizzati”, invitati sia sul tuo blog, sia sulla tua pagina Facebook.
Anch’io ritengo infatti che non è sufficiente essere su Facebook per farsi conoscere….
Occorre un lavoro aggiuntivo, che richiede ovviamente del tempo; ma anche questo rientra nell’ autopromozione.
Cara Cinzia, mi piacerebbe davvero rispondere alla tua domanda con qualcosa del tipo:”vedrai che in pochi giorni raggiungerai il successo desiderato”. Preferisco lasciare però la creazione di false aspettative ai professionisti della manipolazione mediatica :)
La mia risposta vera è: non ne ho la più pallida idea. Non ne ho idea perchè ogni progetto, prodotto, azienda, argomento fa storia a sè e presenta caratteristiche ben differenti… tanto differenti che qualunque tipo di risposta “generica” potrebbe rivelarsi un errore.
Proprio per questo semplice motivo sono romai considerato “logorroico”… sono logorroico perchè dico sempre che un progetto ha possibilità di successo solo ed unicamente se preceduto da un’attenta analisi.
Facebook non è il paese dei balocchi. Ogni libro ad esempio tratta un argomento ben differente e su Facebook potrebbe esser presente gente che ha “espresso volontariamente” gradimento per alcuni interessi/argomenti e non per altri (mi pare anche normale).
Quinsi se fossi in te, ancor prima di investire tempo e denaro su FB mi chiederei se c’è gente che potrebbe essere interessata all’argomento che tratti.
Come fai a saperlo?
1. Cerca su Facebook pagine di autori che trattano argomenti simili.
2. Cerca su Facebook pagine che trattano argomenti simili.
Osserva il numero dei fan connessi a queste pagine ed il tipo di “Interazione” presente. Aiutati anche con lo strumento per la creazione delle inserzioni per effettuare delle stime che possa fornirti un’idea ( http://www.facebook.com/ads/create/ ).
Solo DOPO comincerai a capire se vale la pena o meno spendere tempo e denaro. Se c’è un bel pò di gente interessata a ciò che tu hai da DARE (domanda latente) allora puoi provare ad “intercettarla” tramite gli strumenti che FB mette a disposizione?
Non è facile ma neanche impossibile :)
Ciao
Ale
Ciao Luca
è possibile integrare direttamente la fan page di facebbok sul tuo blog con l’applicazione
http://developers.facebook.com/docs/reference/plugins/like-box/
a presto!
Emanuele
Ciao Francesca! Guarda che anche per la zappa ci vuole il know-how!
Ti dò una definizione di “brand” un pò campagnola (giusto per rimanere in tema ;-))
Il “brand” è il marchio di un servizio o prodotto, è ciò che lo contraddistingue in modo inequivocabile e per cui le persone lo conoscono.
Le persone quando cercheranno online un prodotto ad esempio per il suo nome (il brand in questo caso è il nome del prodotto), se il brand è forte, quel nome comparirà nelle prime posizioni dei motori di ricerca.
Il brand di Sportelli è il nome del suo portale. Infatti se su Google scrivi “facebook strategy”, il sito di Sportelli compare in prima posizione! E questo è un brand che funziona. Bisogna poi capire quante persone cercano “facebook strategy” su internet, ma non credo siano poche ;-)
Comunque anche ScrittoreVincente se la cava come brand, se provi su Google.
Per il resto, è così, che vuoi farci, siamo qua, tutti insieme appassionatamente, cercando di imparare qualcosa di diverso e utile, provando anche a divertirci…
E’ positivo tutto ciò, no?
un abbraccio, Emanuele
Caro Alessandro,
farò tesoro dei tuoi consigli, in effetti sono partita in quarta ma senza un’analisi a priori. Dopo cena cercherò il tuo e-book che ho stampato qualche mese fa, spero che lì ci sia qualche spunto per capire come fare un’analisi efficace come tu suggerisci. Se necessito di qualche chiarimento ti disturberò, posso? Ma poco poco, non ti preoccupare. Grazie.
Caro Emanuele,
sai che in questo contesto non intendevo una fatica grande nel senso di “troppo impegnativo”. Piuttosto ho la sensazione di usare tempo pensando di aver seminato qualcosa ma poi…raccolto zero, o quasi, (visto che metafora agricola?) Non sempre è così; comunque son certa che capisci ciò che intendo.
Chiedimi pure tutto ciò che ti passa per la testa qui: http://www.facebook.com/FBStrategy
Ciao :)
Ale
ciao ema,
si, è positivo tutto ciò, anche perchè tu sei l’icona della positività, hai carisma, genialità, gentilezza e armonia. Poi chiederò alla tua ragazza di elencare i difetti che noi non vediamo…
Torniamo seri. Se il brand è il nome del mio sito, e cliccandolo (nudo, scontato, e per niente unico) “unnuovolibro” appare in sesta posizione, è un buon brand?
Comunque per ora l’off line mi viene meglio. Se ti garba dai un occhio al blog stiletto-parma blog spot dove ho fatto l’ultimo reading poi mi dirai.
Un abbraccio francesca
La mia ragazza è disperata… è meglio lasciar stare questo discorso sui miei difetti…;-)
Bella questione la tua, Francesca. “unnuovolibro” sarebbe un buon brand nel caso però ci fossero tante persone che online lo ricercherebbero.
Utilizzando gli strumenti gratuiti di Google per fare una stima delle parole più ricercate nel web:
https://www.google.com/accounts/ServiceLogin?service=adwords&hl=it<mpl=adwords&passive=true&ifr=false&alwf=true&continue=https://adwords.google.com/um/gaiaauth?apt%3DNone
“unnuovolibro” o “un nuovo libro”=>Numero di Ricerche mensili = 0, mentre la frase “nuovo libro” => Numero di Ricerche mensili = 18.100
ciò significa se il tuo sito fosse in prima pagina nel momento in cui scrivi su Google la parola “nuovo libro” (e non “”unnuovolibro” o “un nuovo libro”), saresti inondata di visite, invece tu compari in prima posizione per “unnuovolibro” che è una parola ricercata da nessuno, in quanto non è un brand, per ora!
Per la parola “nuovo libro” purtroppo non sei nelle prime pagine e quindi non ricevi visite in base a tale criterio di ricerca, per ora!
spero di averti chiarito la brandologia ;-)
un abbraccio, Emanuele
grazie ema, un altro tassello di comprensione. Per quanto riguarda la mail ricevuta oggi ti posso dire una cosa sola. Sembra l’abbia scritta io… quindi si, condivido tutte le emozioni elencate. Tra i miei mantra includerò anche la frase proposta.
grazie di nuovo… stiamo diventando come fazio e la littizzetto. Grazie grazie, grazie grazie….
un abbraccio
Ciao Ema. Approfitto di te e di “ScrittoreVincente” per chiederti il contatto email di Alessandro Sportelli. Gli ho già scritto sul suo sito. Magari mi leggerà anche qui. La questione è rapida (per quanto non semplice…): desidererei approfondire la questione SALG, capire bene cosa permette nella pratica e, soprattutto, chiedere ad Ale se lo curerebbe lui per me (montaggio e prima eventuale gestione). Ovviamente a fronte dei costi relativi, da conoscere. Grazie e scusa per averti “utilizzato” da tramite, per questa volta. Ma in fondo SV nasce e vive anche e specialmente per questo, credo. Personalmente parlando, senza di te non avrei mai conosciuto Sportelli, il suo sito, la sua attività. E le opportunità che lui offre. Quindi, da parte tua, obiettivo ancora una volta raggiunto! Nuovamente grazie e a presto. Un abbraccio.
Alessandro.
Ciao Alessandro, scusa il ritardo con cui ti rispondo
concordo con la tua analisi, ScrittoreVincente nasce per aiutare chi legge ScrittoreVincente, per acquisire nuove conoscenze e aprire le porte giuste ;-)
Sportelli di FacebookStrategy è facile trovarlo, basta scrivergli su FacebookStrategy!
a presto!
Emanuele
Grazie mille! ;-)
ciao ema finalmente sono riuscita a leggere e direi che come al solito mi lasci sempre di stucco sei un vulcano di iniziative.
Mi dispiace ma non sempre trovo il tempo di leggere le email molte volte le apro e poi non riesco a leggerle, (non per prigrizia).
Sto seguendo alcuni dei tuoi consigli ed ho proposto il libro nelle varie librerie di zona e mi sto facendo molta pubblicità,inoltre è uscito il mio secondo libro e tra concorsi vari ed il terzo che dovrebbe uscire tra meno di un mese giorno più giorno meno e lavoro ,casa e family a volte credimi non mi ricordo nemmeno come mi chiamo.
grazie mille per i tuoi suggerimenti.
un abbraccio monica
Ciao Monica
felice di sentirti e di sapere che i miei articoli ti sono utili.
Di cosa tratta il tuo libro? Qual è il sito del libro?
A risentirci
Emanuele
ciao ema,
io in genere scrivo libri di horror gotico e adesso mi sto cimentando o almeno ci provo in alcune favole per bambini.
Inoltre non ho un sito ma un blog e mi faccio un po di pubblicità su facebok, comunque mi sto impegnando.
ti ringrazio per i consigli un abbraccio monica
Ciao Monica
felice di leggere il tuo commento;
a breve sarà online un mio corso sull’autopromozione e credo che ti sarà molto utile (ho visitato il tuo blog ;-)).
Se sei iscritta alla newsletter di ScrittoreVincente riceverai informazioni in tempo reale sullo stato del corso,
un caro saluto e a presto!
Emanuele
Secondo me è da valutare bene se ti conviene farlo da sola oppure farti aiutare da un professionista.
Per esempio: se sei un professionista che si fa pagare 200 euro all’ora, sottraendo del tempo al tuo lavoro perdi il possibile compenso e forse non ti conviene… perché non sai ancora se il tuo piano di marketing ti frutterà davvero quei 200 euro.
Se invece sei un lavoratore con un tot di ore alla settimana, puoi fare marketing nel tuo tempo libero, ma devi sempre calcolare se ciò non ti costringe poi a pagare la colf delle ore in più per fare i lavori domestici che non sei riuscita a finire, o la babysitter per far fare i compiti ai tuoi figli o andare a prenderli in picina, per esempio.
Oppure se sei uno studente, devi vedere se il tempo sottratto allo studio non ti farà andare fuoricorso e pagare 2000 euro di tasse in più all’anno…
Sembra banale, ma spesso ci dimentichiamo che il nostro tempo ha un costo elevato!!
ciao! vi invito a visitare il mio sito: http://aang29.wix.com/zhang-hanyun