Pubblico oggi un’intervista a un personaggio straordinario. E’ una donna. Si chiama Maria Teresa Amore. Io ho avuto il piacere di confrontarmi con lei in quanto Maria è corsista di BESTSELLER COURSE. Ho scoperto una donna (leggi la sua prima risposta nell’intervista seguente) che nonostante nella vita abbia raggiunto il successo in diversi campi, si aggrappa oggi alla scrittura come se fosse per lei l’opportunità più grande per esprimere il pensiero unico, l’esperienza incredibile e la forza che le appartengono. Ora sta per pubblicare un nuovo libro, imperniato sul suo passato caratterizzato dall’amicizia con Fabrizio De Andrè.
Comunque all’interno di ogni mio articolo cerco di dare dei consigli di marketing che possano esserti utili a te che scrivi e mi leggi per cercare spunti per vendere più copie del tuo libro. Maria ha scritto un romanzo che si chiama “Voci dal silenzio” che tratta una storia nella Siria incantata. Esiste una tecnica di marketing che si chiama “agenda setting” e che in poche parole implementa una promozione sfruttando la ridondanza di eventi mediatici in tema con gli argomenti di un libro.
Consiglierei quindi ora a Maria di promuovere il suo libro “Voci dal silenzio” andandolo a pubblicizzate sui forum, siti, gruppi di social network che discutono dei conflitti spaventosi che in questi giorni stanno scuotendo la Siria, proponendo in suo libro come una finestra che descrive un paese così contraddittorio.
L’INTERVISTA
1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita
Chi sono? Certe volte me lo domando anch’io. Smetto subito, però di chiedermelo. Troppo lunga la risposta. Proviamo, però, a trovare una sintesi che non sia un mero curriculum. Intanto sono una donna. La dichiarazione di genere è fondamentale anche se sembra scontata. Essere donna, infatti, non è solo una questione di sesso, è soprattutto un ruolo di appartenenza estremamente delicato e complesso, come delicate e complesse sono le sue responsabilità e le multiformi applicazioni di genere che accompagnano un percorso difficile ed, al contempo meraviglioso. Gli estremi di un percorso al femminile sono la maternità e l’attitudine a governare la propria vita professionale senza dimenticare il ruolo nella famiglia e, soprattutto, la maternità. ”Vivo a Genova, dove sono nata e dove ho compiuto il mio percorso di studi, frequentando il liceo classico e poi l’Università. Una laurea in Farmacia e tre anni di Scienze politiche, per una completezza culturale e pragmatica, mi hanno preparato ad attraversare la vita con curiosità e partecipazione. Una famiglia, una figlia fantastica, un percorso di lavoro che ha reso la mia vita “Una sola moltitudine”, se Pessoa mi concedesse l’ardire. Impegnata nella politica, nella professione, nella scuola, nell’imprenditoria, nell’alta dirigenza fino a coordinare e a progettare i contenuti di un Parco a Tema( Fantalandia) e poi a governare la sede di Genova di una Università privata di economia nonché a dedicarmi alla scrittura di una buona parte della sua produzione editoriale, e a scoprire la realtà “virtuale”, tema del mio romanzo “Voci dal silenzio”. Aletti Editore. Incarichi che mi hanno portato a collaborare con Aziende straordinarie, una per tutte l’Officina Rambaldi, il cui Presidente è Carlo Rambaldi il tre volte premio Oscar, padre dell’incomparabile IT. Da sempre la scrittura accompagna il mio percorso professionale e personale, collaborando con case Editrici per l’infanzia e per gli adulti. Nel 2009 esce “Un detective molto speciale” Altromondo Editore, due racconti che hanno come protagonista un esilarante furetto umanizzato. Nel 2010 esce “Voci dal silenzio”, un viaggio in una Siria incantata, all’ombra degli eventi dell’11 Settembre. Aletti Editore. Ho appena terminato il mio ultimo romanzo: “Una vita senza confini” che dedicherò alla memoria di Fabrizio De Andrè, compagno di liceo e caro amico, al ricordo della cui fragilità e del cui dono creativo è ispirato il personaggio principale.
2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
Il percorso per i libri da pubblicare, se non sei ancora conosciuto, è l’unico al quale, per ora, il mercato ti obbliga. Si invia il manoscritto alle Case Editrici preventivamente scelte escludendo a priori le “Big” che non ti leggono proprio, e opti tra quelle che danno il maggior affidamento. Ne ho scelto una per ogni nuovo romanzo dopo una disamina accurata tra le offerte, ho pagato ed ho pubblicato.
3) Hai esperienza di scrittura di un blog?
No, il linguaggio conciso, addirittura contratto è lontano dal mio percorso. Sto cercando di appropriarmene. Giuro che lo farò.
4) Stai pensando ad un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della tua vita?
E’ cominciato tutto quando il tempo non mi rincorreva più. Anche se la scrittura ha sempre accompagnato il mio percorso, ora è diventata una parte importante di me. Proseguirò fino a che qualcuno non mi dirà: Spero che avvenga il più tardi possibile.
5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Capire il mercato e le regole che lo governano. La scelta dell’Editore, i meccanismi che stanno dietro il sipario. Sapere che sei una pedina in una scacchiere di interessi giganti. Sapere che quello che sta scritto sul contratto si limita a: tu paghi , io pubblico, un breve sostegno al momento dell’uscita del libro e….arrivederci e grazie. I corsi di scrittura hanno aperto ad un mercato enorme, aggredirlo non è facile. Farti conoscere è un processo lungo, costoso e talvolta demoralizzante. Però, scrivere è un’opportunità meravigliosa. Dialoghi con te stesso e, in qualche modo, di te stesso e, spesso, scopri, di te, qualcosa di prezioso che non sapevi di avere.
6) Stai pensando in futuro di autopubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?
Chissà. Non conosco bene il meccanismo. Perché no. Ma penso che si possa fare solo se, in qualche modo, sei già entrato nel mercato in modo considerevole. Ci vuole tempo, pazienza, denaro.
7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro
Importante? Fondamentale, direi.
9) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?
Non faccio altro. Se c’è un modo per tagliare il traguardo senza dissanguarmi, e cioè capire chi è serio e chi non lo è, tra quelli che ti offrono aiuto e in che modo puoi governare, almeno in parte, questa enorme piattaforma, te lo farò sapere
Inserisci sotto un tuo commento per fare domande (opure esprimendo una tua semplice considerazione) a me e/o a Maria che riceverai pronte risposte.
(home photo by fiverlocker on Flickr)
Intervista molto interessante, domande molto appropriate.
Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più nelle risposte dell’autrice, le ho trovate un pò corte…
Grazie ancora
Io non amo le CE a pagamento e non mi sembra corretto sfruttare il nome di una persona famosa per farsi pubblicità. Questa è solo la mia modesta opinione, ovviamente.
Grazie a te Gianluca
sì… spronerò i prossimi autori che intervisterò ad essere un pò più prolissi :-)
a presto!
Emanuele
Bentornata Chiara!
Forse non sono stato chiaro, scusami per ciò: Maria Teresa sta per pubblicare un nuovo romanzo che racconta proprio la storia legata alle sue conoscenze d’infanzia tra cui De Andrè, ma la casa editrice è ancora segreta….
Tutto quello che vedi scritto su questo post, risposte di Maria escluse, è scritto esclusivamente da me
a presto
Emanuele
No, Chiara, nella mia vita non ho mai sfruttato nulla e nessuno, men che meno gli amici.Ho citato Fabrizio perchè chiunque, leggendolo, l’avrebbe riconosciuto. Ed ho scritto con commozione perchè mi ha riportato ai giorni ed all’età in cui l’amicizia e l’amore hanno il sapore leggero della speranza. Sei libera di pensare quello che vuoi, naturalmente, ma il termine “sfruttare” , credi, non mi si addice proprio. Ti ricordo, comunque, che metà, se non di più, degli scrittori, attingono alla propria eperienza, al proprio vissuto e al proprio modo di sentire le cose, per creare. In ogni parola della tua scrittura, dei tuoi racconti, del tuo percorso, c’è qualcosa di te. Vera o inventata che sia. Maria Teresa
Maria Teresa ha scritto: “Sapere che sei una pedina in una scacchiere di interessi giganti. Sapere che quello che sta scritto sul contratto si limita a: tu paghi , io pubblico, un breve sostegno al momento dell’uscita del libro…”.
Per prima cosa: magari gli interessi fossero giganti…! L’intero settore editoriale italiano fattura meno della sola Barilla.
Per seconda: “tu paghi, io pubblico…”. Questo succede se l’autore è d’accordo, quindi non capisco la lamentela… il 90% dei contratti editoriali prevede esattamente il contrario; in caso, sono disponibile a mostrare il contratto standard che io – come editore – offro a un autore. Così, per non diffondere luoghi comuni e inesattezze…
Saluti, dei migliori!
LUCIANO
Ho letto l’intervista fatta a Maria Teresa, dalle sue parole si comprende come la scrittura sia in lei esigenza espressiva, nutrimento per l’anima. Ogni volta che mi pongo di fronte alle esperienze editoriali altrui, cerco di carpire e centellinare ciò che può essermi utile. Maria Teresa mi ha trasmesso tanta sincerità.
Quando ho risposto io alle belle domande di Emanuele (post n. 58 di ScrittoreVincente), alcuni amici mi hanno detto che ero stato un po’ prolisso :-)
Complimenti a Maria!
In effetti “tu paghi e io pubblico” è frutto di una scelta consapevole e ponderata dell’autore, non di un’imposizione.
Io posso portare la testimonianza (fortunata, per carità) come autore esordiente che è riuscito a pubblicare il proprio libro in ebook e su carta senza sborsare un euro.
Andrea
Grazie Michela, rispondo solo ora, perchè è solo ora che ti leggo. Si, hai centrato il mio modo di sentire: io scrivo perchè scrivere è davvero un colloquio con se stessi. E’ l’unica possibilità di trasferire su un foglio una parte di te. Infatti, i miei amici , leggendomi, hanno riconosciuto subito la mia affinità con la protagonista. A presto, quindi. Maria Teresa
Non so chi tu sia nè chi rappresenti. Forse mi sono espressa duramente, ma la sintesi è quella, che ti piaccia o meno. Sai, non bisogna avere paura della verità, anche se ti appare cruda. Del resto non c’è niente di male nel cercare la strada per il successo ed è certo che una casa Editrice ha molte spese e che il successo, sempre che arrivi e sia meritato, si paga in molti modi. Soprattutto con il lavoro, la tenacia e la fiducia in se stessi.
Se vuoi mostrare il contratto standard, fallo, ma non per me, perchè io ce l’ho già. D’altro canto le leggi del mercato sono queste, che ci piacciano o meno, ed io le accetto. Credo, tuttavia, che una riflessione sia doverosa e non offensiva. Se, poi, tu non ti fai pagare, come dicono i francesi …”chapeau!” . Tanti auguri!. M.Teresa
complimenti per gli articoli, veramente buoni e originali